Noren Natale 2020
L’anno scorso, nelle vetrine che avevamo preparato per il Natale, avevamo messo due noren che rappresentavano
donne giapponesi in abito tradizionale.
Quest’anno abbiamo preferito scegliere due noren che rappresentano, uno, delle civette, l’altro dei coniglietti.
La civetta
La civetta, dall’aspetto fiero ed elegante, nel simbolismo giapponese rappresenta l’animale che è in grado di guarire
un cuore arido e stanco e, o, di tenere lontana la sfortuna.
Naturalmente c’è chi è di parere contrario, soprattutto in Europa.
Il coniglio
Sul coniglio ci sono diverse leggende, una di queste narra di un coniglio sulla luna.
In giapponese tsuki no usagi (月の兎) vive sulla Luna, e lo si vede chiaramente quando è piena, negli avvallamenti della
superficie illuminata; si tratta di un’illusione ottica che fa vedere forme conosciute in oggetti o forme completamente casuali.
La leggenda del coniglio sulla luna è molto antica risale al periodo cinese che va dal 453 a.C. al 221 a.C., si narrava già all’epoca
che ci fosse questo coniglio intento a pestare le erbe dell’immortalità in un mortaio.
Secondo la leggenda giapponese, nel giorno sacro buddista di Uposatha, nel quale ci si dedica alla carità e alla meditazione,
una scimmia, una lontra, uno sciacallo e un coniglio si imbatterono in un anziano viandante sfinito dalla fame.
Per adempiere all’impegno di compiere un’opera buona, fecero a gara a chi fosse capace di procurargli del cibo.
La scimmia si arrampicò sugli alberi e gli portò della frutta; la lontra si tuffò nel fiume e pescò del pesce;
lo sciacallo rubò il cibo dalle case.
Il coniglio non seppe far altro che portargli dell’erba. Deluso di non poter fare di più, si buttò nel fuoco per offrire le sue carni al viandante. Quest’ultimo che, in realtà, era una divinità, colpito dall’eroico sacrificio del coniglio, disegnò la sua immagine sulla luna affinché tutti potessero ricordarlo.
Il coniglio diventò simbolo di umiltà, di sacrificio e di carità