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Tè dal Giappone Le grandi provenienze

La storia del tè in Giappone

La storia del tè in Giappone inizia nel IX secolo e furono, probabilmente, i monaci buddisti Kūkai e Saichō (scuole buddiste cinesi) i primi a portare i semi di tè in Giappone.

Il tè in Giappone, una bevanda popolare già nel XII secolo

Il tè divenne una bevanda popolare nel XII secolo quando, nella prefettura UJI, lo shogun Ashikaga Yoshimitsu, promosse la coltivazione del tè verde, e

grazie alla sua posizione strategica, nei pressi di Kyoto, diventò la prima regione a produrlo in quantità rilevanti.

Nei secoli XIII e XIV, periodo di quasi totale isolamento del Giappone dal resto del mondo (periodo buio), la cultura del tè in Giappone iniziò a sviluppare

caratteri indipendenti da quella cinese, sia nelle tecniche di produzione, che nell’arte di prepararlo e berlo.

La differenza tra il tè verde cinese e quello giapponese

Cine e Giappone sono i due grandi Paesi produttori di tè verde, ma i loro tè sono diversi nei sapori e nei profumi.

Questo perché in Cina la cottura delle foglie di tè viene fatto attraverso la cottura in padelle simili a wok mentre in Giappone grazie al vapore.

La “cottura” è un processo utile alla disattivazione enzimatica, blocca gli enzimi responsabili dell’ossidazione del tè e consente al tè di mantenere il colore originario.

Per la produzione dei tè più pregiati, esiste la tradizione di “mettere in ombra” le piantagioni. Durante gli ultimi 20-30 giorni che precedono il raccolto, le piante

vengono coperte con dei teli che riducono l’esposizione al sole.Questa tecnica permette di aumentare la dolcezza del tè, riducendo il contenuto di catechine e il

conseguente effetto di astringenza e di amaro tipico di alcuni tè verdi.

Per questo i tè verdi cinesi sono più decisi con note di frutta secca mentre quelli giapponesi hanno sentori più erbacei e marini.

La produzione e il consumo di tè in Giappone

Il consumo del tè, nelle sue differenti forme, è così diffuso nella società giapponese che lo si ritrova in quasi ogni rito del quotidiano: servito nei ristoranti come

accompagnamento ai pasti (Bancha, Houjicha), preparato tra amici o in piccoli gruppi per creare un raffinato momento conviviale (Sencha, Gyokuro), testimonianza

ed espressione di tutta l’estetica zen durante la cerimonia del tè (Matcha).

In Giappone, il raccolto avviene dalle due alle quattro volte all’anno. Il raccolto primaverile è senza dubbio quello più ricercato e di maggior qualità.

Le zone di produzione tipiche sono la prefettura di Shizuoka, da dove provengono i miglior Sencha, la prefettura di Kyoto, nota per la produzione prestigiosa del

Matcha e del Gyokuro, e le prefetture di Kagoshima e di Kyushu nel sud del Paese.

La produzione totale di tè in Giappone soddisfa meno del 40% del fabbisogno nazionale, per oltre il 60% è prodotto in altri luoghi come Cina e Corea, ma pur

impiegando cultivar e disciplinari giapponesi, i prodotti che risultano, anche se apprezzati dai mercati internazionali, hanno caratteristiche molto diverse da

quelli originali.

La nostra selezione di tè originali Giapponesi

Nella nostra selezione di tè speciali giapponesi, proponiamo una serie di tè provenienti dalle più importanti zone di produzione: Kyushu, Kyoto e Shizuoka,

interamente  realizzati nella coltivazione, lavorazione e confezionamento, da aziende premiate ed altamente qualificate, conosciute ed apprezzate

a livello internazionale.

Una selezione di tè pregiati realizzati da produttori e maestri famosi a livello internazionale, vincitori di premi importanti e considerati tra i migliori di tutto il Giappone.

Tutti questi tè sono classificati 5 stelle, al momento proposti solo nelle confezioni originali, per una maggior garanzia di autenticità e conservazione del prodotto

Per leggere le descrizioni di ogni singolo tè “speciale” utilizzare il link https://www.abello-te-spezie-erbe.it/te-ed-infusi/te/te-verde/te-verde-giappone.html

 

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