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Tutti parlano del tè Matcha

 Cos’è il tè Matcha

Il Matcha  (抹茶)è un tè verde giapponese ridotto in polvere, nella cui lavorazione si impiegano i migliori tè coltivati in ombra, realizzati cioè coprendo le piante, prima della raccolta,

con stuoie di paglia per un periodo che va da quattro a sei settimane.

Perché viene utilizzata la tecnica” d’ombra” per il tè Matcha

Questa operazione colturale ha lo scopo di indurre la pianta del tè a produrre più clorofilla ed amminoacidi, la cui maggiore concentrazione conferisce

a questo tè il caratteristico sapore dolce.

Le foglie impiegate sono raccolte a mano solo una volta nell’anno, al termine della quiescenza della pianta e prima delle piogge, le foglie sono quindi trattate a vapor

e per bloccare l’ossidasi, asciugate e, successivamente, vengono rimossi sia il picciolo che la costolatura delle foglie. Il risultato di queste operazioni è chiamato tencha (碾茶)

Il Tencha viene macinato a pietra, a mano o con apparecchiature meccaniche, diventando quindi Matcha.

Si parla del tè Matcha perchè  apporta benefici  al nostro organismo.

Le bevande che si ottengono con questo tè sono quelle con il maggior numero di antiossidanti, promuovono il metabolismo dei lipidi, favoriscono la concentrazione,

come il caffè, ma a differenza di quest’ultimo, inducono uno stato di lucida calma per l’azione congiunta della teanina e della teobromina.

Contemporaneamente l’alta concentrazione di clorofilla agevola nell’organismo processi depurativi e detossinanti.

Si calcola che una tazza di Matcha equivalga a 10 tazze di tè verde in apporto di sostanze nutrienti, ciò è dovuto al fatto che, mentre nell’infusione dei tè verdi in foglia

si assumono solo le sostanze nutrienti che si solubilizzano nell’acqua, con il tè Matcha si assume la foglia in toto e quindi i nutrienti sono in quantità più elevata,

per questa ragione si calcola che nel Matcha vi siano 137 antiossidanti in più rispetto all’infusione di qualsiasi tè verde.

 

I molteplici effetti del tè Matcha  sulla salute:

  • E’ ricco di antiossidanti tra cui il potente EGCg (epigallocatechinagallato) che non si trova in altri alimenti, che, insieme ad altre catechine,

ha il potere di contrastare gli effetti dei radicali liberi derivanti da inquinamento, raggi UV, radiazioni e intossicazioni da prodotti chimici,

effetti che possono danneggiare le cellule e il DNA

  • Aumenta il metabolismo dei grassi e brucia calorie, aumentando la termogenesi di circa quattro volte, senza aumentare la pressione sanguigna o

la frequenza cardiaca, quindi senza creare stress all’organismo.

  • E’ ricco di fibre, clorofilla e vitamine A, B1, B2, B3, C che aiuta a prevenire le malattie e di minerali come selenio, cromo, zinco e magnesio.
  • Abbassa il colesterolo cattivo e lo zucchero nel sangue,
  • Disintossica in modo efficace e naturale
  • Calma la mente e rilassa il corpo, uno studio dell’ Asian Pacific Jurnal of Clinical Nutrition suggerisce che il matcha, aumentando il livello di L-teanina,

sostanza presente solo nelle foglie di tè, porta ad uno stato di equilibrio e di calma e di miglioramento dell’umore, recenti ricerche evidenziano anche che,

aumentando i livelli di GABA (Acido gamma Amino Butirrico) nel cervello può essere utile negli stati di ansia, migliora l’umore e aiuta la concentrazione

 

 La cerimonia giapponese del tè con il Matcha : Chanoyu

La principale cerimonia  in cui è impiegato il tè Matcha si chiamata Chanoyu ( 茶の湯 ) o Shado o Chado (茶道, “via del tè”) ed è un’una importante attività culturale

tradizionale.

La sua esecuzione, il modo in cui essa è eseguita e l’arte delle sue preparazioni, è chiamata Teame ( [お]手前; [お]点前 ), ed ha assunto, nel corso degli anni, il carattere

di vera e propria arte con forte influenza del Buddismo Zen.

In quali occasioni viene bevuto il tè Matcha

Le occasioni in cui i giapponesi si incontrano per bere il Matcha, in modo tradizionale, sono essenzialmente due: se informali sono chiamate chakai ( 茶会 , raduno tè) ,

se formali si chiamano chaji ( 茶事 , evento tè).

Il  Chakai

Il chakai è un avvenimento abbastanza semplice e rappresenta una normale circostanza di ospitalità e comprende l’offerta di dolci, tè leggero, a volte un pasto leggero

ed ha una durata breve.

Il Chaji

Un chaji invece è molto più formale e comprende un pasto completo (kaiseki), seguito da dolci,  tè leggero,  tè denso e può durare anche più di quattro ore.

Il chanoyu (cerimonia giapponese del tè), durante il quale si consuma il Matcha, è considerato una delle tre arti di raffinatezza classiche giapponesi insieme al kodo

per l’apprezzamento dell’incenso e kado per la disposizione dei fiori.

Come si svolge la cerimonia del tè Matcha

Un chanoyu (cerimonia del tè) è un avvenimento molto articolato che richiede una serie di fattori ambientali ed un rituale complesso che si attiene a precise regole

che risalgono al 16° secolo, con rituali codificati dai quali si sono originate scuole che fanno capo a tre famiglie discendenti dal maestro Sen no Rikyu, note come

San-Senke (三千家 o tre case Sen) e sono: Omotesenke, Urasenke, Mushakojisenke.

Con il trascorrere delle generazioni molte scuole si sono sviluppate come i rami di un albero formando sottoscuole del San Senke o si sono formate indipendentemente

e sono note come Ryu, da Ryuha, ognuna con un suo rituale ed una sua propria filosofia, comunque strettamente legata allo Zen.

In tutti i casi la formazione di un maestro di cerimonia richiede anni di pratica e di studio.

Il luogo ideale per lo svolgimento di una cerimonia in stile sukiya è il chashitsu,

Cos’è il Chashitsu

Il Chashitsu è un locale appositamente progettato e costruito per la cerimonia del tè Matcha, composto da 4-5 tatami sul pavimento, un soffitto basso;

un focolare inserito nel pavimento, una nicchia (tokonoma) per appendere rotoli di calligrafia o di altri soggetti ed altri elementi decorativi come i chabana,

composizioni floreali associate alla cerimonia, due ingressi separati, uno per l’ospite ed uno per gli invitati.

Tradizionalmente la struttura è costruita in legno rivestita in carta giapponese traslucida e tutto l’arredamento ha toni tenui e delicati.

Collegata al chashitsu vi è una zona di preparazione separata chiamata mizuya doko.

Generalmente è considerata standard una stanza in cui si collochino 4,5 tatami (畳?), ma esistono camere più piccole ed anche più grandi.

Nella nomenclatura giapponese le stanze con pavimentazione in tatami si chiamano washitsu (和室?).

Non è raro che i chashitsu siano presenti in abitazioni private, ma in questi casi assolvono più ad una funzione di locali per la meditazione che per lo

svolgimento di cerimonie.

Esistono case da tè che raggruppano diversi chashitsu, in cui si svolgono anche più cerimonie contemporaneamente.

E’ necessario innanzitutto un locale in cui sono accolti i partecipanti, che sovente ha anche funzione di spogliatoio, qualora non sia adibito uno spazio apposito,

è tradizione partecipare alla cerimonia con abiti tradizionali o quantomeno decorosi, è comunque consuetudine indossare almeno dei tabi bianchi, tradizionali

calzini di cotone con l’alluce separato.

Un aspetto importante ha la parte esterna che prevede un giardino con un sentiero che porta a zone in cui si svolgono alcune azioni che precedono il rito.

In primo luogo una zona fresca ed ombreggiata adatta al rilassamento ed alla meditazione in cui si sosta durante le attese, a seguire una vasca con acqua corrente

in cui si purificano le mani e la bocca, sono presenti anche altri elementi con funzione ornamentale quali piante, fiori, un ruscello, atti a creare uno stato d’animo

sereno e rilassato.

Un chakai, però, si può svolgere in qualunque luogo sia possibile avere un ambiente che rispetti i requisiti fondamentali di armonia, serenità e tranquillità,

non è raro che un chakai si svolga in campagna o un parco sull’erba, è sufficiente poter posizionare i tatami sufficienti all’ospite ed ai suoi invitati e

l’attrezzatura necessaria per il suo svolgimento.

Quali sono gli utensile per  la preparazione del tè Matcha

Per la preparazione del tè Matcha sono necessari:

  • un chawan o tazza cerimoniale
  • un chasen, particolare frustino in bambù, è meglio evitare di impiegare oggetti di metallo nella preparazione perché potrebbero modificare l’aroma del tè
  • un chasaku cucchiaino in bambù per dosare il tè
  • un burui piccolo setaccio a maglia media, un colino non metallico può andare bene
  • un naoshi, per far asciugare il chasen evitando che si deformino le setole e si formino muffe
  • un natsume, contenitore a tenuta ermetica per conservare il matcha, realizzato in lacca, legno, alluminio

Preparazioni tradizionali del tè Matcha: 

USUCHA preparazione tradizionale “ leggera” del tè Matcha

1-1/2 chasaku di matcha in polvere, circa tre grammi, 60 cl di acqua a 80/85° C

  • Setacciare un chasaku colmo e mezzo (3 g) di tè in un chawan per disgregare eventuali grumi, al fine di ottenere una bevanda più uniforme.
  • In una seconda tazza versare l’acqua a temperatura di circa 95°C, non versarla direttamente nel chwan con il tè.
  • Trasferire lentamente l’acqua dalla tazza al chawan, per evitare la formazione di grumi è opportuno versarne una piccola quantità, un terzo circa,

iniziare a mescolare incorporando l’acqua nel tè utilizzando il chasen.

  • Versare quindi la restante parte d’acqua e, con il chasen, mescolare rapidamente con movimenti a zig zag sino ad ottenere una consistenza di schiuma

densa, compiere invece movimenti del chasen circolari o ad otto se si vuole ottenere una schiuma meno densa.

 

KOICHA preparazione tradizionale “densa” del tè Matcha

 

2 chasaku di matcha in polvere, circa quattro grammi,  60 cl di acqua a 80/85°C

  • Setacciare due chasaku  (4 g) di tè in un chawan per disgregare eventuali grumi del tè ed ottenere una bevanda più uniforme.
  • In una seconda tazza versare l’acqua a temperatura, non versarla direttamente nel chwan con il tè.
  • Trasferire lentamente metà dell’acqua dalla tazza al chawan, non versarla tutta in una volta per evitare la formazone di grumi.
  • Mescolare rapidamente con il chasen con movimenti circolari
  • Quando il tè si è ben incorporato con l’acqua ed ha iniziato a formare la schiuma, aggiungere la restante acqua e mescolare a zig zag

per avere una schiuma più densa, o con moto circolare se si preferisce una schiuma meno densa.

E‘ bene non attendere troppo a lungo nel bere il tè, in quanto la schiuma tende a smontare e la polvere del tè a depositarsi sul fondo.

In entrambi i casi non utilizzare nella preparazione forchette, fruste di metallo che potrebbero cambiare notevolmente il sapore.

Preparazioni del tè Matcha non tradizionali

Esistono altri metodi per la preparazione del tè Matcha, utilizzati principalmente negli USA,  che fanno riferimento ad abitudini di consumo

diverse da quelle tradizionali.

Preparazione del Matcha con latte caldo

1 e 1/2 chasaku di matcha in polvere, circa tre grammi, 1 cucchiaio da tavola di acqua a 80/85°C , 25 cl di latte (vaccino, di mandorle, di cocco ecc.)

Se gradito 1 cucchiaino di miele, sciroppo di zucchero, sciroppo d’acero o altro dolcificante liquido.

  • Setacciare un chasaku e mezzo (3g) di tè in un chawan per disgregare eventuali grumi del tè per ottenere una bevanda più uniforme.
  • Con un cucchiaio da tavola di acqua a 80/85°C, utilizzando il chasen con movimenti rapidi ed a zig zag, provvedere a stemperare bene il tè senza creare grumi.
  • Scaldare bene, ma senza portare ad ebollizione, il latte con l’eventuale dolcificante, miele, sciroppi vari ecc., volendo in questa fase, per ottenere una maggiore

schiuma, è possibile schiumare anche il latte.

  • Versare il latte nella tazza in cui si è preparato il concentrato di matcha e, se si è schiumato il latte, con un cucchiaio trasferire per ultima la schiuma nella tazza,

volendo, guarnire con un pizzico di polvere di matcha.

Preparazione del tè Matcha con latte freddo:

1 e 1/2 chasaku di matcha in polvere, circa tre grammi, 1 cucchiaio da tavola di acqua a 80/85°C, 25 cl di latte (vaccino, di mandorle, di cocco ecc.)

Se gradito 1 cucchiaino di miele, sciroppo di zucchero, sciroppo d’acero o altro dolcificante liquido.

5/6 cubetti di ghiaccio.

  • Setacciare un chasaku e mezzo (3 g) di tè in un chawan per disgregare eventuali grumi del tè ed ottenere una bevanda più uniforme.
  • Con un cucchiaio da tavola di acqua a 80/85°C, utilizzando il chasen con movimenti rapidi ed a zig zag, provvedere a stemperare bene il tè senza creare grumi,

se si vuole dolcificare bisogna provvedere in questa fase perché il dolcificante si scioglierà  ed amalgamerà meglio con l’acqua calda che con il latte freddo.

  • Aggiungere lentamente il latte freddo continuando a lavorare la bevanda con il chasen in modo da mantenere la schiuma ed ottenere un colore uniforme.
  • Se lo si desidera si può aggiungere qualche cubetto di ghiaccio per mantenere fredda la bevanda

 

 

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